“Abitazione” – “Abitudine” – “Abito”. L’associazione che il linguaggio instaura fra i termini dimostra ancora una volta che l’abitare è un “modo d’essere”, una forma di abito, di vestito, con il quale ci si presenta e che ci rappresenta.
Con CLOUDS due designers di fama internazionale quali Ronan ed Erwan Bouroullec, in collaborazione con Kvadrat, ripropongono il tessile in chiave inedita nell’arredo e decorazione dopo che per molti anni l’interior-design aveva focalizzato l’attenzione solo su materiali rigidi quali vetro, pietra, legno e acciaio.
Sofisticato e variopinto sistema modulare di configurazione spaziale e di decorazione degli interni, Clouds utilizza elementi “morbidi” per dare forma a superfici e volumi scultorei secondo una ricerca di sintesi poetica tra materiale, struttura e spazio. Se, come pratica consolidata, concepiamo i prodotti da “costruzione” dei nostri spazi domestici solo tra materiali rigidi, risulterà ancora più evidente il carattere d’innovazione per l’utilizzo del feltro di lana.
Usati come rivestimenti ma anche per installazioni tridimensionali, a pavimento o a soffitto, Clouds si evolvono rizomaticamente producendo effetti tridimensionali unici. Grazie ai moduli elementari è possibile comporre forme frattali inedite ispirate all’invitante irregolarità delle superfici. Il concetto elementare, evidente metafora del puzzle, permette composizioni che assecondando il proprio istinto momentaneo. Il particolare sistema di giunzione degli elementi, con speciali fasce in gomma, concede creazioni sempre diverse a se stesse e frutto della propria fantasia ed ispirazione. Con semplici e veloci operazioni di scomposizione/riduzione/implementazione possono essere continuamente riarrangiate favorendo quella ispirata auto-espressività non solo spaziale ma anche temporale.
In una logica di assoggettamento alla “moda” anche degli spazi dell’abitazione, Clouds esprime in potenza proprio quei concetti di libero rinnovamento e continua evoluzione dell’abitare contemporaneo.
Non si può infine non evidenziare il beneficio di Clouds anche come elementi fonoassorbenti ed antiriverbero, nel loro contributo a quelle qualità sensoriali dei microclimi domestici ed all’acustica degli spazi confinati che purtroppo vengono troppo spesso trascurate e adombrate dalla pervasività di fattori più strettamente estetici e di immagine.
Le immagini qui presentate si offrono con evidenti rimandi e suggestioni ai puzzle 3D, agli igloo antartici piuttosto che, con l’utilizzo, alias il ri-utilizzo, della lana, alle tende dei Tuareg nel deserto, palesando che, seppure innovativo, il sistema ha comunque riferimenti poetici anche arcaici.