L’Empatia degli Spazi secondo H.F. Mallgrave.
Troppo spesso le Scuole di Architettura non curano (o meglio non hanno curato) una sensibilità e attenzione sull’impatto che l’architettura, intesa come spazio costruito, sia esso confinato e quindi domestico o lavorativo che sia, ovvero aperto in contesto urbano ma anche extraurbano paesaggistico, possono ed hanno sull’uomo a livello inconscio e percettivo.
Il saggio offre una interessantissima rilettura dell’architettura, dai templi greci sino al contemporaneo, in chiave percettivo-neurologica del tutto inedita offrendosi come base di riflessione sul significato del fare architettura, del costruire per l’uomo, secondo un nuovo approccio alla professione.